Rivestimenti alla nanoscala per protesi impiantabili

Sviluppo di rivestimenti alla nanoscala per dispositivi medici, ottenuti utilizzando polimeri naturali e/o sintetici.

L’elettrofilatura permette di ottenere scaffold con architettura tridimensionale simile a quella della matrice extracellulare, un elevato rapporto superfice-volume, elevata porosità con pori interconnessi e altre proprietà fisico-chimiche facilmente modificabili; essa è ampiamente utilizzata per produrre membrane biomimetiche nanofibrose in grado di supportare l’adesione, la proliferazione e il differenziamento cellulare. Quando utilizzate come rivestimento superficiale di dispositivi medici, perciò, esse sono in grado di promuovere un’integrazione più adeguata del dispositivo grazie alla formazione di tessuto sano e non fibrotico, migliorando la risposta del tessuto nel sito di impianto.

Al fine di migliorare le prestazioni in vivo di dispositivi impiantabili, biomolecole vengono aggraffate alla superficie dei dispositivi sfruttando gruppi funzionali generati attraverso diverse tecniche di attivazione superficiale quali, il plasma e approcci biomimetici (3,4-diidrossifenilalanina).